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| Secondo i nuovi dati di estensione di uno studio di fase 2b di sicurezza a lungo termine (LTS, long-term safety), in persone con forme recidivanti di sclerosi multipla (SM) il trattamento con tolebrutinib - per un massimo di quasi tre anni - è risultato associato a bassi tassi di recidiva, disabilità stabile e poche lesioni cerebrali di nuovo riscontro alla risonanza magnetica (MRI). I dati sono stati presentati in due poster al 9° meeting congiunto dell'European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (ECTRIMS) e dell'Americas Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (ACTRIMS), tenutosi a Milano. << leggi l'articolo completo cliccando qui >>
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