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Junior Member
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- "Sclerata"
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| Buongiorno a tutti, Sono nuova del forum ma la "bastardella" (nome amichevole con cui chiamo la SM) mi accompagna dal 2015. Alla diagnosi sono arrivata solo dopo una neurite ottica (per fortuna rientrata totalmente) e da allora sono stata in cura con il Tecfidera. Nonostante qualche effetto collaterale fastidioso devo dire che la terapia funziona o meglio funzionava, perché nelle ultime due risonanze fatte a distanza di 8 mesi l'una dall'altra sono comparse due nuove lesioni al cervello. Il neurologo mi ha rassicurata dicendo che sono davvero piccole e che il quadro clinico è praticamente stabile, tuttavia secondo lui è il caso di prendere in considerazione un cambio della terapia e mi ha proposto o tysabir o movenclad. Mi ha dato la lista chilometrica di accertamenti da fare per iniziare l'uno o l'altro, ma io rimango dubbiosa sul passaggio ad un farmaco di seconda linea visto che, anche a suo dire, la progressione fatta dalla sclerosi è di lieve entità. Tra i due, lui protenderebbe per Tysabir perché dice essere ben tollerato e di avere pazienti "in cura da 20 anni con questo farmaco"(parole sue). Leggendo in giro, però, trovo ovunque che Tysabir e mavenclad sono indicati in quei casi in cui la malattia appare particolarmente aggressiva e che proprio tysabir non è un farmaco che può essere assunto per tempi molto lunghi. Avete avuto esperienze analoghe? Siete passati ad un farmaco così tosto nonostante una progressione non significativa della Sclerosi? in tutta franchezza io vorrei fargli la "controproposta" di continuare con il Tecfidera almeno fino alla prossima risonanza e vedere come va. Il passaggio ad un farmaco di seconda linea mi terrorizza
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